Organi della Consulta

Presidente

1. Il Presidente è eletto dall'Assemblea a maggioranza assoluta dei componenti a scrutinio segreto e resta in carica tre anni. Con la medesima maggioranza il Presidente può essere revocato dall'Assemblea.

2. Il Presidente: 

• ha la rappresentanza della Consulta; 

• convoca l'Assemblea di concerto con l'Esecutivo e la presiede;

• convoca e presiede le riunioni dell'Esecutivo e ne coordina i lavori;  

• assume le decisioni urgenti sottoponendole a ratifica dell'Esecutivo nella prima riunione successiva. 

   In caso d'impedimento è sostituito dal Vice Presidente. 

3. Il presidente  dura in carica tre anni e può essere rieletto per una sola volta. 
 

Esecutivo

1-L'Esecutivo è composto dal Presidente e da due Vice Presidenti ed un Tesoriere eletti dall'assemblea a maggioranza assolta dei componenti con separate votazioni a scrutinio segreto. Con la medesima maggioranza i membri dell'Esecutivo possono essere revocati dall'Assemblea.

2. L'Esecutivo dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere rieletti per una sola volta. 

3. Il Sindaco, o l'Assessore delegato, sono invitati permanenti senza diritto di voto ma con diritto di parola.  L'Esecutivo è l'organo di coordinamento della Consulta e lo strumento per realizzare gli orientamenti e le proposte scaturite dall'Assemblea. In particolare l'Esecutivo: 

• concerta con il Presidente le convocazioni dell'Assemblea ed il relativo ordine del giorno; 

• esegue le decisioni dell'Assemblea direttamente o per mezzo di gruppi di lavoro costituiti anche con persone esterne all'Esecutivo; 

• propone attività e progetti in un'ottica di integrazione tra le diverse realtà; 

• amministra il budget assegnato alla Consulta predisponendo apposito rendiconto. 
 

Assemblea

1. L'assemblea della Consulta è il massimo organo decisionale della Consulta ed è costituita: 

• dal Presidente della Consulta di settore; 

• dai rappresentanti delle Forme Associative iscritte nell'Elenco. Il Sindaco, o l'Assessore delegato, sono invitati permanenti senza diritto di voto ma con diritto di parola.

2. Tutti i componenti dell'assemblea hanno diritto di voto. Ai lavori dell'Assemblea possono partecipare esperti, operatori, rappresentanti di Enti o Istituzioni, su invito del Presidente. Gli invitati hanno il solo diritto di prendere la parola. 

3. L'Assemblea è convocata dal Presidente, di concerto con l'esecutivo, almeno due volte all'anno. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta da almeno un quarto dei suoi componenti, ovvero dal Sindaco o dall'Assessore da lui delegato. Il Presidente deve convocare l'Assemblea entro 20 giorni dalla richiesta: in mancanza provvederà il Sindaco d'ufficio.

4. Il verbale della seduta è obbligatoriamente inviato a tutti i suoi componenti. 

5. L’Assemblea  ha  lo scopo di:

a) ampliare e rendere attiva ed effettiva la partecipazione della popolazione  all’attività amministrativa del Comune, sia come singole persone che come gruppi e organismi presenti sul territorio;

b) consentire alla Consulta di recepire più direttamente la volontà dei cittadini in ordine alla situazione e alle proposte sulla vita della città.

6. Le sedute della Consulta sono pubbliche. Quando la trattazione dell’argomento riguarda qualità e comportamenti di persone il Presidente dispone che la seduta sia segreta. Alla popolazione deve essere data notizia della seduta mediante affissione dell’avviso di convocazione all’albo posto all’esterno della sede della consulta. 

7. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della maggioranza dei rappresentanti delle libere forme associative.

8. Il Presidente può concedere la parola ai cittadini ove ne facciano esplicita richiesta.

9. Il verbale della seduta è redatto da un componente dell'assemblea nominato di volta in volta dal Presidente, che lo deve sottoscrivere unitamente al Presidente. 

10. Spetta all'Assemblea:

 a) eleggere fra i rappresentanti delle Forme Associative il Presidente ed i membri dell'Esecutivo;

b) determinare le direttive generali ed i programmi di attività;

c) proporre programmi ed iniziative d'intervento di settore;

d)  promuovere iniziative di formazione, di studio e di ricerca;

e) esprimere parere sui bilanci preventivi e consuntivi e sugli atti di programmazione e pianificazione di settore dell'Amministrazione Comunale, come meglio dettagliato all'art. 373 comma 5 dello Statuto;

f) esprimere pareri sui criteri adottati dall'Amministrazione Comunale in materia di convenzionamenti, assegnazione delle sedi, forme di finanziamento e sostegno e proporre all'Amministrazione Comunale proprie ipotesi su tali profili. 

11. In relazione ai punti e) e f)  comma 10 la Giunta Comunale e/o  il Consiglio Comunale  deve obbligatoriamente richiedere il parere delle Consulte. Tale parere deve essere fornito entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della documentazione, salvo diversi termini fissati e giustificati nella richiesta di parere. L'organo deliberativo competente è tenuto a valutare espressamente tali pareri che però non sono vincolanti. 

12. Per le materie di competenza del Consiglio Comunale prima della richiesta del parere alla Consulta devono essere attivate le Commissioni Consiliari competenti.

 

 

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